Vai al contenuto

Hai un bunker vicino casa e non lo sai: dove sono in Italia (e se puoi usarli in caso di guerra)

Un bunker militare nascosto nel fitto della foresta

Dove si trovano i bunker in Italia? Scopriamo tutti quelli esistenti e, soprattutto, se sono accessibili in caso di necessità.

Fino a qualche tempo fa, nessuno avrebbe immaginato che i bunker potessero nuovamente tornare utili. Eppure, visti i tempi incerti che stiamo vivendo, conviene sapere dove si trovano in Italia e, soprattutto, se in caso di pericolo sono accessibili.

Dove si trovano i bunker nel Nord Italia

Quasi tutti i bunker presenti in Italia sono stati costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale per mettere al riparo la popolazione dai bombardamenti. Oggi, fortunatamente, sono stati trasformati in musei o gallerie d’arte, ma in caso di necessità restano sempre gli unici rifugi sicuri. Partendo dal Nord, precisamente dal Trentino Alto Adige, nella Val di Non troviamo il Bunker Gampen. Sorge presso il Passo delle Palade ed è stato costruito tra il 1935 e il 1939. Lungo circa 1,5 km, è visitabile dal 2010 e ospita mostre di vario genere.

Spostandoci a Milano, ne troviamo diversi. Il Rifugio 87 di Viale Luigi Bodio, a pochi passi dal Cimitero Monumentale, si trova a 2 metri di profondità e ha un’ampiezza di 220 m2. Ai tempi del secondo conflitto mondiale era dotato di dieci stanze, due bagni e una cucina. Inoltre, sempre nel capoluogo lombardo, abbiamo i bunker di via Cesare Battisti, sotto la fontana di Piazza Grandi, a est di Parco Nord in zona Breda e a Gioia, nei pressi della Stazione Centrale.

Torino, invece, vanta due rifugi. Il primo, a circa 10 m di profondità, si trova sotto il Palazzo Civico ed è accessibile percorrendo un tunnel di 30 m, mentre l’altro è situato sotto a Piazza Risorgimento ed è lungo 40 m e largo 4,5 m. Quest’ultimo, costruito nei primi anni Quaranta, è stato successivamente abbandonato e poi riaperto al pubblico nel 1995.

Zona di guerra bombardamento soldato

Bunker nel Centro e Sud Italia

In Italia troviamo diversi bunker anche a Roma. Si parte da Villa Ada, il quarto parco pubblico più grande della Capitale. Di proprietà dei Savoia, vanta un rifugio antiaereo fatto costruire da Re Vittorio Emanuele II tra il 1940 e il 1942. Situato a circa 350 m dalla villa, un tempo era dotato di un sistema di porte blindate, filtraggio per l’aria, acqua e servizi igienici. Era talmente ampio che al suo interno potevano circolare le auto per velocizzare il salvataggio dei reali. Dopo la cacciata dei Savoia venne abbandonato e poi restaurato e aperto al pubblico.

Sempre restando nel capoluogo laziale, abbiamo Villa Torlonia, un tempo residenza romana di Benito Mussolini. Il suo rifugio non poteva che essere ‘il top’: situato a più di 6 m di profondità e protetto da uno strato di 4 m di cemento. Oggi è un museo aperto al pubblico. Poi abbiamo un altro rifugio sotto Piazza Venezia, ma è una struttura grezza e mai conclusa di circa 72 m2, e le gallerie di Monte Soratte a Sant’Oreste, strutturate come una città sotterranea.

Infine, a Napoli, abbiamo la Galleria Borbonica, fatta costruire nel 1853 da Ferdinando II di Borbone. Questo luogo, che per i napoletani è stato fondamentale durante le due guerre, è oggi aperto al pubblico e raccoglie tutte le meraviglie di Napoli Sotterranea.

Riproduzione riservata © 2025 - DG

ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2025 10:19

Intesa Sanpaolo, cambia il prelievo al bancomat: ecco il nuovo servizio